Nel mare degli Etruschi
Lo sciabordio dell'acqua
imbianca la battigia;
nell'onda che s'innalza,
che spumeggiante sbuffa,
coi gusci delle arselle,
la rena s'abbaruffa.
E mentre la risacca
gorgoglia e rifluisce;
nel giorno che si svela
appare, poi svanisce,
il bianco di una vela.
Su tutto il litorale
la bruma s'incapriccia:
è un tocco civettuolo
che sembra quasi...cipria.
A volte s'interrompe
l'azzurro, si punteggia
di bianco, quando l'onde
si frangon nella secca.
E mentre il giorno avanza,
col sole che riscalda,
il mare lascia libera
l'intera sua fragranza.
Salsedine d'ambrosia,
respiri di trionfi!
Che libera la mente!
Che libera orizzonti...
Volate alate idee
sui vaporosi flutti,
svelate l'incantesimo
del mare degli Etruschi.
Volate alate idee,
cercate l'Utopia!
Svelate dove nasce
l'eterna sinfonia,
del risonante mare.