Mio figlio
Il crine nazareno
circonda il viso pieno.
La barba, che fluisce,
il mento gli addolcisce.
Nella figura bella,
in quel suo sguardo fiero:
un cavaliere antico,
in groppa al suo destriero.
Di tutto il mondo amico,
però dell'ingiustizia
l'acerrimo nemico.
È Stefano, mio figlio.