Ad Alessandro, nel giorno della nascita
Il sole era scomparso ad occidente
per altri lidi, nel lasciare questi.
Ma quella notte risultò splendente
di più del giorno: perché tu nascesti.
Sì Alessandro, quella notte avvenne
nei nostri cuori un simile prodigio;
fu nel vederti che all’istante venne
radioso il cielo, scomparendo il grigio.
E la Natura volle dimostrare
il dodici gennaio le sue bellezze;
così incantati siamo a rimirare
le rosee delicate tue fattezze.
Il tuo nasino fatto a patatina,
la tua boccuccia senza alcun dentino;
gli occhi, la guancia, con la sorellina,
ti han fatto un bellissimo visino.
O lungo bimbo, di beltà infinita,
l’amore che dal cuore mi sovviene
per te, Alessandro, durerà una vita.
Sì, Alessandro, nel volerti bene,
nel darti il benvenuto a questa vita;
dall'albeggiare delle prime ore,
ti arrida la fortuna, la fortuna
ti sia compagna per la vita, amore.