Riflessioni in una notte d'estate

Miro di una fontana
il musicale andare,
che quasi gemma appare
nella nottura estate.

Odo stormir le foglie
che la calata brina ha intenerite;
la terra, manda l'agreste olezzo
delle beltà che serra.

Viene dalla marina
una salmastra brezza,
che con amore scuote
degl'alberi le chiome,
nella pineta amica.
Sembra un sussurro,
... un fremito,
un anelante spasimo:
comunica la vita,
con la natura viva.

Delle silvestri querce,
odo le mille voci
delle stagioni perse
e mi sovviene il mondo,
con le sue cose vane,
l'avvicendarsi, il vivere
delle persone umane.

Folle sememza umana,
per qual retaggio immondo,
uccidi la tua anima,
stai assassinando il mondo?