A Irene, nel giorno della nascita

 

Irene, nel giorno della nascita

Irene cara, era mezzogiorno
quando sei nata, fuori c'era il sole.
Splendeva in cielo come fosse agosto.
L'insolita giornata di gennaio,
ti salutava nel venire al mondo.

I soffici capelli avevi ritti,
com'usano portarli i ragazzini;
la tua bocchina priva di dentini,
fa già la prova ai primi sorrisini.

Le guance rosa aspetterò a tirarti,
per ora ci dò un bacio, piccinina.
Il naso a dispettosa e gl'occhioni che:
di così belli al mondo non ce n'è.

O cara bimba, il tuo visino, Irene,
che l'oro della terra non eguaglia,
è l'espressione di quel grande bene,
che tiene in cuore la tua cara mamma.

Era commosso il tuo babbino, Irene,
quando in braccio ti teneva, cara;
i primi baci per la vita che:
appena nata ti sembrava amara.

Benvenuta alla vita, cara Irene,
ti dànno babbo, mamma, con Sofia;
coi nonni, lo zio e i cuginetti,
ti fanno una prommessa, piccolina.

Ti accompagneremo, ti difenderemo,
nel lungo cammino della vita;
abbi fiducia, sempre ci saremo,
o cara bimba, di beltà infinita.